Solo presente

 

Vivere un eterno presente

leggero come fossi deficiente

nel senso proprio etimologico

del termine, essere mancante

di qualcosa di stabilizzante

foss’anche pesante zavorra

passata, desiderato futuro 

temuto e mai realizzato

 

Zavorra passata ti definisce

per ciò che sei stato, ciò che hai fatto

e a quello ti tiene inchiodato

a quel bivio sbagliato incerto

tanti anni fa, o forse solo ieri

forse sono solo pensieri nati

da altri pensieri, fatti veri

solamente nella tua testa

andati senza esser mai stati

ma solo sfiorati e ripetuti

involontariamente magari, ma

questo non libera comunque la

mente, non scagiona, non è tolto

il segno delle rughe dal volto

non allevia il peso e le fughe

da una identità già marcata

scavata come un sasso consunto

da una paziente goccia ritmata

 

E che dire del futuro poi? Per

sua stessa dovizia ininfluente

in gioventù, quando audace pare

capace di seguire ogni sogno,

puoi proiettarci ogni bisogno se

lo pensi intensamente, vertigine

promette, eccitante sarà il volo.

Si riempiono le fosse di promesse

consumando il prosaico presente

trasformandolo in rimpianto prima, poi

inquieta attesa, e infine ansia

di fine, una corona di spine

non altrove che nella tua mente

 

Voglio vivere solo il presente

morire  rinascere incessantemente

svegliarmi indifferente e fresco

niente futuro e niente passato

niente di ciò che è stato o che

forse eventualmente sarà

ogni memoria, ricordo bruciato.

Forse è solo questo evanescente

istante, l’immortalità di cui

si è nei secoli tanto parlato