10 - Persona
10 - Persona
Liberati dall'orgoglio e dall'illusione, vittoriosi sul vizio dell'attaccamento, sempre intenti al sé, coloro che si sono sbarazzati dai desideri, liberati dalle coppie dei contrari (piacere e dolore e così via) accedono all'Immutabile
Liberati dall'orgoglio e dall'illusione, vittoriosi sul vizio dell'attaccamento, sempre intenti al sé, coloro che si sono sbarazzati dai desideri, liberati dalle coppie dei contrari (piacere e dolore e così via) accedono all'Immutabile
L'intrepidezza, la purezza luminosa del Sattva, la fermezza nella conoscenza e la concentrazione, la liberalità, la padronanza di sé, il sacrificio, lo studio, la mortificazione, la rettitudine, la non-violenza, la veracità, l'assenza di collera, la rinuncia, la pace, l'assenza di calunnia, la pietà verso gli esseri, l'assenza di cupidigia, la dolcezza, la modestia, la ponderatezza, l'energia, la pazienza, la tolleranza, la benevolenza, l'assenza di vanità sono propri di chi è destinato dalla nascita alla condizione divina
L'intrepidezza, la purezza luminosa del Sattva, la fermezza nella conoscenza e la concentrazione, la liberalità, la padronanza di sé, il sacrificio, lo studio, la mortificazione, la rettitudine, la non-violenza, la veracità, l'assenza di collera, la rinuncia, la pace, l'assenza di calunnia, la pietà verso gli esseri, l'assenza di cupidigia, la dolcezza, la modestia, la ponderatezza, l'energia, la pazienza, la tolleranza, la benevolenza, l'assenza di vanità sono propri di chi è destinato dalla nascita alla condizione divina
Questa è la triplice porta dell'inferno che distrugge il sé: libidine, collera e cupidigia, si deve rinunciare a questa triade
Questa è la triplice porta dell'inferno che distrugge il sé: libidine, collera e cupidigia, si deve rinunciare a questa triade
10.1
10.1
Nella personificazione dell’Io risiedono i peccati, nella personificazione dell’Io l’Inferno di una vita soggetta a libidine, collera e cupidigia. Dubita, ogni volta che dici “Io”.
Nella personificazione dell’Io risiedono i peccati, nella personificazione dell’Io l’Inferno di una vita soggetta a libidine, collera e cupidigia. Dubita, ogni volta che dici “Io”.
10.2
10.2
Libidine è desiderio egoistico di godere delle cose e degli esseri come cose, senza offerta di sé e del proprio atto allo Spirito.
Libidine è desiderio egoistico di godere delle cose e degli esseri come cose, senza offerta di sé e del proprio atto allo Spirito.
Il libidinoso si sfrega alle cose e agli esseri, consumandoli come cose e non riconoscendo in loro lo Spirito; libidinoso è contrario di amoroso.
Il libidinoso si sfrega alle cose e agli esseri, consumandoli come cose e non riconoscendo in loro lo Spirito; libidinoso è contrario di amoroso.
10.3
10.3
Collera è frutto della dipendenza dall’altro e dal mondo, della mancanza di padronanza di sé, senza salda dimora nella propria risoluzione ad offrire ogni atto accettandone indifferente il risultato.
Collera è frutto della dipendenza dall’altro e dal mondo, della mancanza di padronanza di sé, senza salda dimora nella propria risoluzione ad offrire ogni atto accettandone indifferente il risultato.
Il collerico aggredisce gli altri e sé stesso, non riconoscendo il medesimo Spirito in tutti gli esseri, e le proprie paure e i propri desideri proiettati negli altri.
Il collerico aggredisce gli altri e sé stesso, non riconoscendo il medesimo Spirito in tutti gli esseri, e le proprie paure e i propri desideri proiettati negli altri.
10.4
10.4
Cupidigia è brama di possesso che nasce dalla paura della morte, nell’errata convinzione che il possesso sia uno scudo che difende.
Cupidigia è brama di possesso che nasce dalla paura della morte, nell’errata convinzione che il possesso sia uno scudo che difende.
L’avido si nasconde dietro cumuli di cose carpite agli altri, sperando che la fine non lo trovi; infelice, è troppo pavido per intraprendere la pratica e liberarsi nella conoscenza.
L’avido si nasconde dietro cumuli di cose carpite agli altri, sperando che la fine non lo trovi; infelice, è troppo pavido per intraprendere la pratica e liberarsi nella conoscenza.
10.5
10.5
Guardati in ogni momento dalla triade di libidine, collera e cupidigia, guardati sempre le spalle ad ogni passo da queste, e avrai coperto più di metà del percorso.
Guardati in ogni momento dalla triade di libidine, collera e cupidigia, guardati sempre le spalle ad ogni passo da queste, e avrai coperto più di metà del percorso.
10.6
10.6
La persona suprema, senza attaccamento, devota allo Spirito, equanime verso piacere e dolore accede a ciò che non muta, per cui non esistono parole. Riconosci la persona suprema in colui che comunque sia sorride, agli altri e al giorno nuovo, e non tiene per sé. Di più non è possibile dire.
La persona suprema, senza attaccamento, devota allo Spirito, equanime verso piacere e dolore accede a ciò che non muta, per cui non esistono parole. Riconosci la persona suprema in colui che comunque sia sorride, agli altri e al giorno nuovo, e non tiene per sé. Di più non è possibile dire.