Libero


E poi ho sentito che tutto ciò

che viene è bene, ho capito che

tutto è eterno nel momento giusto

il dolore negli occhi, nelle mani

di chi guarda, non meno la bellezza

Il destino indichi la via e

di maestro buono sia carezza

di desiderare come che sia

ho smesso, di volere, di credere

di potere, la testa china ho detto:

sia fatta la tua volontà non la mia

e ripetuto tua volontà, non mia

allora è volata libertà

Senza accorgermene, senza merito

senza alcun anelito ho rialzato

la testa ed ero libero dalla

paura sorda, dalle convinzioni

dalle mie cose e dagli onori

diritto, umile e nudo nato

incompreso all'uomo, non al creato

Il tesoro nasconde un ritmo falso,

inutilmente pieno di futuro

e di passato, ritmo sincopato

sì difficile da assecondare:

cosa ho fatto per meritare tanto?

Alcun merito, capacità, forse

disgusto d’ossessione di potere,

di posti sicuri su cui posare il

sedere, sgomitare e polizze

di assicurazione sulla vita,

illudendosi di aver da pagare

anche per ciò che non si può comprare

Dio o chi per lui nell'infinita

sua indifferente pietà

ha ascoltato il mio sbigottimento

amaro, in un sibilo sottile

compiersi destini, nell'aria tersa

fredda abbaglia presunta verità

Ora mi manda nel mondo sereno

e inadeguato, di tali talenti

custode solo e ingiustificato

ma dono è impegno, e aspetto

la richiesta che sia ripagato

Io ho imparato, umile aspetto

e servo, e attendo a ogni destino

mandato da chi sa chi e perché

osservo i suoi segni e li assecondo

non puoi sapere, non devi volere

accetti e ringrazi e difendi

dal tuo orgoglio la tua libertà