5 - CORPO


Al di sotto dell'astrazione della logica, l'uomo conosce il mondo con le esperienze del corpo: piacere, che si vorrebbe prolungare, dolore, che si vorrebbe far cessare.

Il mondo non è altro che "rappresentazione" veicolata dal corpo, incardinata nei rassicuranti vincoli della logica e “addomesticata” per quanto possibile dalla tecnica, ma l'uomo conosce solo con il corpo, e tutto deve essere rappresentato secondo una fisicità corporea, per avere effettivamente presa.

Splendido flessuoso voluttuoso e profumato è il corpo

che non ha nulla da studiare per sentire, per vivere

per amare, per disperdersi nell’ingordigia dei sensi

che avida lo sovrasta, nella ricchezza dell’esperienza

polifonia che debordando su ogni vita cola

ogni nota cristallina o stonata, ogni profumo

tutti i colori, ogni sapido o dolce sapore

tepore ad ogni magnetico contatto della pelle

brivido ad ogni alito liberato fra i capelli

tutto parla al corpo, tutto lui capisce, senza parole

 

Radicate nel corpo innate millenarie saggezze

guizzano profonde, lampeggiano elettrici segnali 

cavalcano sinapsi ogni attimo di vita, furiosi

percorrono il genoma pregiato libro di storia 

il corpo tutto conoscerà senza esitazione alcuna

senza alcuna costruzione mentale, naturalmente

anelerà il fremente piacere di cui mai si è sazi

il morbido torpore dell’amore da cui non si vuole

staccarsi, l’adrenalina del rischio che fa sentire

immortale come un dio presuntuoso, tronfio vivo

vigoroso, gonfio di muscoli e di sangue, e ancora

il vino ed il calore che scioglie sensi e pensieri

per abbandonarsi placato al sonno porto fidato 

tutto questo il corpo pervicace desidera, brama

 

Teme e fugge invece il dolore che morde, belva feroce

spada che trafigge, lampo che sbarra gli occhi e torce

le viscere, pianto invocando la madre invocando

quale che sia un dio che possa far cessare tormenti

quando i nervi stilettano roventi budella e pelle.

Teme anche il torpore vano di noia e disvalore

il grigio quotidiano, l’assenza di stimoli e colori

o il panico che ecco senti montare da lontano …

strisciando, rantolando, annaspando il corpo resiste

al dolore, e fugge e scappa ogni volta che può

 

Questo conosce il corpo, questo il motore d’istintivo

sapere, con questo vestito quotidiano va nel mondo

sensuale e mai sazio di piacere, vigile timoroso

d’evitare ogni fatica e affanno, ogni dolore

e tanto basta per campare, assolvere il compito

naturale non è poi forse così male a ben pensarci

la saggezza è nell’accontentarsi, non si dice così?

L’uomo conosce con il corpo, e solo con il corpo vive

 

Dicesi mondo nostra rappresentazione che nasce dai

sensi, assecondando le due direzioni degli impulsi

naturali: provare piacere fuggire dolore.

Proprio per ciò furono create tecnica e logica

e ogni giorno ci insegna quanto funzionino bene

ma per pacificare l’uomo e dare un senso alla

sofferenza alla morte, agli abusi agli inganni

non bastano gli impulsi naturali, limitare i danni.

Si narra allora di religioni e libri dettati da

Dio in persona, parabole favole grondanti sangue

predicatori di paura e sogno americano

strazianti orchi affinché il tuo corpo ricordi

la paura più incide nella mente ogni convinzione

il corpo è campo di ogni schiavitù e liberazione

 

Respirazioni posture fatica, sudore e silenzi

digiuni e ripetizioni costanti, anche danzare

ogni modo è buono: recitare, cantare, usare

matita colori o scalpello, ogni modo è buono se

disciplina il corpo che solo ripetendo apprende

e prendono forma gli atti, non contano spiegazioni

a zero le discussioni, solo le diecimila ore

ripetendo il corpo impara a vivere nel mondo

e tu saprai uscirne a piacimento, disvelamento

 

Guarda con partecipe distacco l’allucinazione

ogni scontata convenzione entro la quale respiri

il sogno che vivi, consapevole o meno, alimenta

tuo credo, ogni tuo bisogno… svegliati! non aspettare

il corpo è comunque la porta stretta da cui dovrai

passare, pietra cui si àncora la voglia di fuggire

lui dovrai istruire, governare raggirare forse

col corpo si guida fantasia che non sia fantasticare

anche se sembra strano, è nel corpo anche il pensare

 

Il corpo conosce senza esitazione alcuna, campo 

di ogni schiavitù e liberazione, di ogni pensiero

solo con il corpo conosce l'uomo,  con il corpo vive