Carpe diem


Pallore di fantasmi alla luce

siderea, pavida della luna

visi che ho amato e perduto

forse anche solamente perduto

sguardi solo incrociati, perduti

sospiri intimoriti dall'ansia

muscoli esibiti con disprezzo

smembrati dal turbinare del tempo

Volti e visi che se ne sono andati

fastidiosi e pungenti ectoplasmi

che non possono essere placati

ricordano che tutto è perduto

dietro palpebre ognora socchiuse

e il tempo insegna, con durezza

la fatica di lasciare ogni cosa

andare, andare al tempo giusto