7 - Manifestazione


Giudizio, conoscenza, sapere esente da coinvolgimento, pazienza, verità, padronanza di sé, piacere e dolore, esistenza e inesistenza, timore e sicurezza, non nocività, equanimità, contentamento, austerità, liberalità, onore e disonore, tutti questi modi di essere, nella loro diversità come nella loro particolarità, vengono dallo Spirito.  Ogni essere dotato di una manifestazione, di virtù di prosperità o di forza, riconoscilo come sorto da una particella dello Spirito

 

Nel caso non fossi capace di pratica assidua, prendi lo Spirito come fine ultimo delle tue azioni.  Anche solo dedicandogli tutti i tuoi atti, otterrai la perfezione

 

La conoscenza vale più della pratica assidua, il raccoglimento supera la conoscenza, l'abbandono dei frutti dell'atto supera il raccoglimento: la pace interiore consegue immediatamente a tale abbandono

 

Non portando odio, amichevole e compassionevole, distaccato dal mio e dall'io, uguale nel dolore e nel piacere, paziente, sempre soddisfatto, il devoto padrone di sé, saldo nella risoluzione, la mente assorta nello Spirito, questi è caro allo Spirito

 

Colui che non turba il mondo e dal mondo non è turbato, libero da gioia e ira, da ansia e timore, quegli è caro allo Spirito. 

 

Colui che è indifferente, puro, capace, calmo, e rinuncia ad ogni pretesa affidando allo Spirito ogni impresa, quegli è caro allo Spirito. 

 

Colui che non esulta, non odia, non si affligge, non aspira a nulla, si disinteressa della prosperità come della sfortuna, quegli è caro allo Spirito.  

 

Colui che è uguale verso il nemico e l'amico, verso l'onore e il disonore, che rimane sé stesso nel freddo e nel caldo, nel piacere e nel dolore, libero da attaccamento, biasimo e lode, silenzioso, che s'accontenta qualunque cosa accada, senza fissa dimora, col pensiero saldo, pieno di devozione, quell'uomo è caro allo Spirito.

 

 

7.1             

Tutto ciò che è, è nello Spirito, è Spirito. 

In ogni manifestazione della vita c’è una componente fisica, rilevata e interpretata dai nostri sensi e dalla nostra ragione, e una componente che l’uomo non sa definire, che percepisce ma non sa dire come e perché, che “sente” esserci ma non sa mostrare perché mancano le parole per definirla. È ciò che scalda, ciò che muove, ciò che spinge all’arte e alla performance, anche ciò che spinge all’altro.

Questo è lo Spirito che anima tutte le componenti fisiche, tutto ciò che è

 7.2               

In ciò che manca di virtù, di prosperità o di forza, l’azione dello Spirito è temporaneamente ostacolata dall’uomo e dai suoi desideri. 

 

Non è necessario “fare” per assecondare lo Spirito, è più importante lasciare che sia, coi suoi modi e tempi, e ascoltare semmai, ascoltare sé stessi ancora più che gli altri.

 

Ma soprattutto è importante non desiderare, o meglio desiderare nel modo giusto, donando il massimo impegno negli atti ma sapendo che l’esito non dipende da noi.

  7.3             

Riconosci in ogni essere vivente la scintilla dello Spirito, e rispettala. 

 

Il precetto cristiano “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” sia sufficiente per indirizzare le relazioni di ogni momento dell’intera vita. 

 

E in sovrappiù aggiungi: “qualunque cosa ti venga fatta, non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Il contrario della biblica legge del taglione: interrompi ogni scia di violenza e mancanza di rispetto, in ognuno vedi lo Spirito, e dona allo Spirito gli sforzi per adempiere a questa norma, specie quando vieni perseguito e offeso gratuitamente.  Offri allo Spirito questo sforzo.

  7.4             

Il desiderio di offrire allo Spirito ogni atto è condizione sufficiente per la perfezione. 

 

Se si dovessero riassumere queste pratiche in una sola frase, sarebbe questa: “offri ogni tuo atto come un dono, sii grato della possibilità di offrire che ti viene data”, quella è la tua ricompensa

7.5             

Per essere caro allo Spirito, sii:

 

.   amichevole e compassionevole

.   distaccato dall'”io” e dal "mio", assorto nello Spirito

. paziente, sempre soddisfatto ci ciò che vivi, contento di qualunque cosa accada

.   non turbato dal mondo, non turbare il mondo

.   libero da ansia e timore: rinunciando ad ogni pretesa, affida allo Spirito ogni impresa

.  disinteressato alla prosperità come alla sfortuna, sono solo cose che capitano

.  equanime verso il nemico e l’amico, affinché il contatto con il nemico non avveleni la tua anima

.      libero da attaccamento, indifferente a biasimo e lode che non sia quello che ti riconosci da te stesso

.      contento di qualunque cosa accada

.      nel pensiero saldo, pieno di devozione nella pratica

 

Ricorda questo ogni momento e conformati alla retta pratica, per vivere sempre caro allo Spirito