8 - Discernimento
8 - Discernimento
Praticare modestia, franchezza, non violenza, rettitudine, servizio, purezza, costanza, padronanza di sé, distacco dagli oggetti sensibili e distacco dall'io, astenersi dal senso di possesso su figli, sposa, casa o qualsivoglia altra cosa, mantenere una costante equanimità di fronte agli avvenimenti, siano essi in accordo o in disaccordo con i nostri desideri, dedicarsi alla devozione verso lo Spirito, applicarsi in modo permanente alla conoscenza di sé, avere l'intuizione di ciò che significa la conoscenza del reale: ecco ciò che si può proclamare conoscenza, e ciò che se ne discosta è non-conoscenza, ignoranza
Praticare modestia, franchezza, non violenza, rettitudine, servizio, purezza, costanza, padronanza di sé, distacco dagli oggetti sensibili e distacco dall'io, astenersi dal senso di possesso su figli, sposa, casa o qualsivoglia altra cosa, mantenere una costante equanimità di fronte agli avvenimenti, siano essi in accordo o in disaccordo con i nostri desideri, dedicarsi alla devozione verso lo Spirito, applicarsi in modo permanente alla conoscenza di sé, avere l'intuizione di ciò che significa la conoscenza del reale: ecco ciò che si può proclamare conoscenza, e ciò che se ne discosta è non-conoscenza, ignoranza
Vede veramente chi vede lo spirito che risiede ugualmente in tutti gli esseri perituri, essendo egli imperituro
Vede veramente chi vede lo spirito che risiede ugualmente in tutti gli esseri perituri, essendo egli imperituro
Quando giunge a scoprire che la distinzione degli esseri si fonda comunque sull'unità e non è che una semplice espansione di quest'ultima, allora egli accede allo Spirito
Quando giunge a scoprire che la distinzione degli esseri si fonda comunque sull'unità e non è che una semplice espansione di quest'ultima, allora egli accede allo Spirito
Poiché è senza inizio e senza qualità, il supremo Sé è immutabile, anche quando risiede nel corpo non agisce, non è contaminato
Poiché è senza inizio e senza qualità, il supremo Sé è immutabile, anche quando risiede nel corpo non agisce, non è contaminato
8.1
8.1
La conoscenza continuamente vissuta e la meditazione genera la capacità di distinguere e compiere quegli atti che vanno oltre la natura umana comunemente intesa, che sono:
La conoscenza continuamente vissuta e la meditazione genera la capacità di distinguere e compiere quegli atti che vanno oltre la natura umana comunemente intesa, che sono:
. padronanza di sé, indipendentemente dagli stimoli esterni
. padronanza di sé, indipendentemente dagli stimoli esterni
. astensione da ogni senso di possesso
. astensione da ogni senso di possesso
. equanimità di fronte agli avvenimenti
. equanimità di fronte agli avvenimenti
. comprensione della relatività dei nostri desideri
. comprensione della relatività dei nostri desideri
. devozione alla propria vocazione
. devozione alla propria vocazione
. applicazione alla conoscenza
. applicazione alla conoscenza
8.2
8.2
La “natura umana” comunemente intesa, con la sua ricerca dell’utile, della prevaricazione di tutto per i propri fini, del piacere a discapito degli altri, dell’essere “furbo”, è qualcosa che deve essere superato con il discernimento e la disciplina. La più orribile bestemmia è “sono fatto così”: sii invece fatto come colui che vuole accedere allo Spirito
La “natura umana” comunemente intesa, con la sua ricerca dell’utile, della prevaricazione di tutto per i propri fini, del piacere a discapito degli altri, dell’essere “furbo”, è qualcosa che deve essere superato con il discernimento e la disciplina. La più orribile bestemmia è “sono fatto così”: sii invece fatto come colui che vuole accedere allo Spirito
8.3
8.3
L’ignoranza della retta pratica è sempre male, ma occorre guardarsi soprattutto dall’ignoranza compiaciuta di sé, quella che ritiene che in fondo non è male fare “quello che fanno tutti”, e che chi non lo fa è un “fesso”, e che chi dice di non farlo mente.
L’ignoranza della retta pratica è sempre male, ma occorre guardarsi soprattutto dall’ignoranza compiaciuta di sé, quella che ritiene che in fondo non è male fare “quello che fanno tutti”, e che chi non lo fa è un “fesso”, e che chi dice di non farlo mente.
8.4
8.4
Rari sono gli ignoranti buoni, e preziosi perché intessuti della mansuetudine devota dei santi, perché l’ignoranza rende l’uomo cattivo, perché ne accentua la paura e il desiderio. E paura e desiderio rendono l’uomo cattivo.
Rari sono gli ignoranti buoni, e preziosi perché intessuti della mansuetudine devota dei santi, perché l’ignoranza rende l’uomo cattivo, perché ne accentua la paura e il desiderio. E paura e desiderio rendono l’uomo cattivo.